Cannabis ricreativa: un mercato da 50 miliardi di dollari

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Quasi 50 miliardi di dollari. Secondo le analisi di Prohibition Partners, pubblicate nel Global Cannabis Report a fine 2023, le vendite annuali di cannabis ricreativa potrebbero raddoppiare entro il 2027.

A spingere il mercato globale della cannabis sono i Paesi sempre in aumentano che puntano sulla legalizzazione, anche come strategia della riduzione del danno. In particolare, Stati Uniti ed Europa. Vediamoli nello specifico.

Mercato cannabis ricreativa mondiale

Cannabis in Europa: un'onda verde innarrestabile

A guidare la regolamentazione della cannabis per uso adulto in Europa sono: Malta, che a fine 2021 ha approvato una legge che permette il possesso, il consumo e l'autoproduzione fino a 4 piantine per uso personale.

Segue la Svizzera, dove i progetti di legalizzazione sperimentale sono già partiti in diverse città. Tra cui: Losanna, Ginevra, Basilea e Zurigo.

In Olanda invece, da sempre nota per i famosissimi coffee shop che tappezzano il Paese, è partito il primo progetto di produzione controllata della cannabis, il cui obiettivo è garantire la qualità dei prodotti offerti al pubblico.

A chiudere il cerchio è la Germania: il primo grande Paese europeo a legalizzare la cannabis ricreativa. Dallo scorso 1° aprile infatti, le strade tedesche si sono riempite di consumatori, finalmente liberi di poter consumare le proprie infiorescenze senza essere più criminalizzati.

Canada e Stati Uniti: miliardi di dollari dalla cannabis

Legalizzata la cannabis nel 2017, oggi il Canada conta circa 3.600 negozi al dettaglio in tutto il Paese. Le vendite complessive invece, derivanti per il 93% dalla cannabis ricreativa e solo per il restante 7% dalla cannabis medica, sfiorano i 6 miliardi di dollari canadesi.

Sebbene negli Stati Uniti la cannabis rimanga illegale a livello federale, 38 stati hanno legalizzato l'uso medico della cannabis e 24 ne permettono anche l'uso ricreativo.

Le vendite legali di cannabis nel Paese a stelle strisce sono pari a circa 26 miliardi di dollari nel 2022: 17 miliardi dalla cannabis ricreativa e quasi 9 miliardi dalla cannabis medica. Un trend che non accenna a fermarsi infatti, entro il 2027, le vendite totali raggiungeranno i 33 miliardi di dollari.

I mercati cannabici nel resto del mondo

America Latina

Dal Brasile, che vanta il mercato più grande dell'emisfero meridionale, all'Argentina, la cui industria verde si stima possa valore 500 milioni di dollari e creare fino 10mila nuovi posti di lavoro.

Con circa 8,4 milioni di dollari di esportazioni totalizzate nel 2022 invece, il mercato cannabico in Colombia è candidato a diventare il motore economico del Paese.

Finiamo con l'Uruguay, dove le vendite di cannabis ricreativa sono partite nel 2017. E dopo quasi 7 anni di libera vendita, le stime ufficiali hanno confermato sia la diminuzione del mercato nero, che la distribuzione di 10,7 tonnellate di cannabis a circa 60mila consumatori.

Oceania

Dopo Nord America ed Europa, il settore verde in Oceania si conferma il terzo mercato mondiale per la cannabis terapeutica. Tuttavia, la cannabis ricreativa rimane ancora illegale.

Africa

SudAfrica, Uganda e Marocco, sono solo questi gli Stati del continente africano ad aver mosso i primi passi nel mercato della cannabis.

In particolare, nel 2018 la Corte costituzionale del Sudafrica ha depenalizzato il consumo di cannabis, ma la coltivazione e la vendita sono consentite solo per scopi medici.

È a partire dal 2020 invece, che l'Uganda ha permesso la coltivazione e la lavorazione di cannabis per l'esportazione, principalmente verso Israele e la Germania.

Il Marocco infine ha legalizzato la cannabis medica nel 2021. Da allora, più di 450 agricoltori e circa 80 organizzazioni hanno ottenuto licenze per la coltivazione, lavorazione, estrazione ed esportazione.

Asia

La Thailanda è stato il primo Paese, e finora l'unico, a rompere l'argine del proibizionismo nel continente asiatico, legalizzando la cannabis per scopi terapeutici. Inoltre, anche il mercato del CBD sta crescendo costantemente, con un CAGR del 5,5% fino al 2027.

Concludiamo con la Cina, che producendo quasi il 50% della produzione globale di canapa, si conferma il primo coltivatore di canapa del mondo.

* Foto di Andrew Stutesman su Unsplash

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