Nel 2013 l'Uruguay è divenuto il primo paese al mondo ad aver legalizzato la cannabis per scopi ricreativi. Dopo sei anni di vendite autorizzate, l’Istituto per la Regolamentazione e il Controllo della Cannabis (IRCCA) ha pubblicato il bilancio ufficiale delle farmacie.
Farmacie che dispensano cannabis ad un prezzo massimo di 1,30 dollari al grammo ai cittadini che si iscrivono ad un albo dei consumatori. Consumatori che possono anche autoprodurre fino a sei piantine o rifornirsi comodamente dai CSC che colorano di verde lo stato.
Uruguay: venduti milioni di grammi di cannabis
Come confermato dall’IRRCA, tra il 19 luglio 2017 e il 19 luglio 2023, le 37 farmacie autorizzate del paese hanno rifornito ben 61.509 le persone per 10,7 milioni di grammi di cannabis venduti. Sono 10.486 invece i soci degli oltre 300 Club del paese e 14.592 i coltivatori domestici.
Sebbene i numeri attestino l'efficacia della legalizzazione voluta ai tempi dall’ex Presidente Mujica, che ha già dimezzato il mercato nero dello stato, il modello uruguaiano presenta delle limitazioni. Soprattutto per i tantissimi residenti che non vogliono essere registrati nei database governativi come consumatori o coltivatori.
Infine, a limitare ulteriormente il mercato legale, ci sono le stesse farmacie, che dispongono solo di tre varietà di cannabis:
- “ALPHA”: una sativa con il 9% di THC e il 3% di CBD.
- “BETHA”: una indica con il 9% di THC e il 3% di CBD.
- “GAMMA”: un ibrido con il 15% di THC e fino all’1% di CBD.
- “DELTA”: una genetica disponibile da fine 2023 con un’alta percentuale di CBD e una bassa percentuale di THC.