Oggi la Corte Costituzionale giudica il Referendum sulla Cannabis | Cosa significa?

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Oggi, 15 Febbraio, la Corte Costituzionale si pronuncerà sull'ammissibilità degli otto referendum, tra cui il Referendum sulla Cannabis. Cosa significa e cosa accadrebbe in caso di esito positivo? Facciamo chiarezza.

Referendum Cannabis

Lo scorso 12 Gennaio la Corte di Cassazione ha confermato la validità delle firme raccolte, definendole sufficienti per convocare il Referendum. Ora, prima di andare alle votazioni, l'ultima parola spetta alla Corte Costituzionale.

La Corte Costituzionale è il più importante organo di garanzia costituzionale. Composta da quindici giudici, la Corte dovrà giudicare l'ammissibilità del Referendum. Ma facciamo un breve riepilogo.

L'articolo 75 della Costituzione, che stabilisce le regole per l'ammissibilità di un Referendum è chiarissimo a riguardo, specificando tre soli motivi per bocciare un quesito. Non è ammesso il Referendum per:

  1. leggi tributarie e di bilancio
  2. di amnistia e indulto
  3. di ratifica dei trattati internazionali

Quindi, il quesito del Referendum sulla Cannabis rispetta i limiti imposti dalla legge? Risponde Meglio Legale (la campagna per la legalizzazione della cannabis): "Secondo gli avvocati che abbiamo nominato il quesito rispetta queste tre regole"

"Nonostante ciò - continua - non possiamo stare tranquilli. La Corte Costituzionale ha inserito altri parametri per valutare l'ammissibilità dei Referendum. Criteri che, negli anni, hanno reso la bocciatura di un quesito una regola più che un'eccezione"

"Malgrado le difficoltà siamo pronti a batterci. I nostri avvocati hanno preparato una memoria difensiva per difendere il quesito e la volontà di più di mezzo milione di firmatari."

"L'Italia è una Repubblica democratica", e tra gli strumenti di democrazia diretta vanta appunto il referendum. La bocciatura del quesito rappresenterebbe un colpo durissimo alla democrazia. Dimostrando che, in realtà, di democrazia ce né ben poca. Noi come sempre vi terremo aggiornati.

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