A Washington D.C. passa una legge che vieta alle aziende di licenziare i dipendenti che fanno uso di cannabis.
La norma, approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Washington, vieta espressamente alle società private di licenziare i lavoratori che risultano postivi ai test per l'uso di marijuana.
A Washington D.C. la cannabis ricreativa è legale dal 2014, nonostante ciò, il baratro del licenziamento era assicurato per un impiegato che risultava positivo ad un test antidroga.
Il Cannabis Employment Protections Amendment Act, ora preso in esame dal sindaco di Washington Muriel Bowser, se firmato porrebbe fine al grande controsenso che caratterizza la capitale statunitense. Infatti, i membri del Consiglio hanno dichiarato che nessun lavoratore debba essere licenziato per aver fatto uso di una sostanza legale.
Washington D.C. | Come funziona la nuova legge
Come dichiara il Washington Post, la nuova legge prevede delle eccezioni per chi svolge "lavori sensibili alla sicurezza", tra cui gli operatori di macchinari pesanti, i lavoratori edili, le guardie di polizia e di sicurezza che portano armi e i professionisti sanitari.
Inoltre, non essendo ancora depenalizzata federalmente, troviamo sui due poli opposti il Distretto, che ha già creato delle protezioni per tutelare i dipendenti comunali, e il governo federale, che potrà continuare a sanzionare i suoi dipendenti (federali) per il consumo di cannabis.
I datori di lavoro potranno ancora prendere provvedimenti contro i dipendenti il cui rendimento è "compromesso dall'uso di cannabis". Stesso discorso vale per coloro che usano e/o possiedono marijuana sul posto di lavoro o durante l'orario di lavoro, a meno che non sia consentito.
Nonostante ciò, se la nuova legislazione verrà firmata, sarà compito dei datori di lavoro informare, entro 60 giorni, i propri dipendenti dei loro diritti. Compito poi da ripetere per ogni anno e per ogni nuova assunzione. Infine, i titolari che violano la legge, rischieranno una multa fino a 5.000 dollari, il salario perso dal dipendente e le spese legali.
In conclusione i membri del Consiglio, facendo riferimento ad uno studio di Yale del 2013, secondo il quale il 63% dei lavoratori neri ha un lavoro che prevede test antidroga, rispetto al 46% dei lavoratori bianchi, hanno affermato che la legge locale proteggerà soprattutto le persone di colore.