Protagonista delle letteratura scientifica moderna, sono numerosi gli studi scientifici che evidenziano le proprietà terapeutiche del cannabidiolo. Olio di CBD che può trattare efficacemente e in completa sicurezza anche i dolori articolari. Scopriamo velocemente i benefici di questo valido alleato.
Cosa si intende per dolori articolari
Secondo la Mayo Clinic, i dolori articolari possono essere "disturbi, dolori o infiammazioni derivanti da qualsiasi parte di un'articolazione". Una condizione tanto diffusa quanto sottovalutata che invece va trattata in maniera adeguata.
Stando infatti alle stime del National Institute of Arthritis and Musculoskeletal scopriamo che solo negli Stati Uniti sono circa 91 milioni le persone che soffrono di dolori articolari o di qualche forma di artrite, tra cui 61 milioni di età compresa tra i 18 e i 64 anni.
Anche in Italia questa condizione coinvolge una buona fetta della popolazione, circa il 12,1%, ossia più di 5 milioni di persone.
Tuttavia, sorge molta confusione quando si vuole individuare la fonte del dolore, che a volte deriva in realtà dalle strutture esterne alle articolazioni, come legamenti, muscoli e tendini.
Per atralgia invece si indica il dolore che deriva dall'articolazione vera e propria, che talvolta, ma non sempre, è accompagnato da un'infiammazione articolare anche nota come artrite.
I diversi tipi di dolori articolari
I dolori articolari si possono classificare in acuti o cronici.
I primi sono caratterizzati da un'infiammazione temporanea spesso causata da uno sforzo prolungato, un periodo di sovraffaticamento o dalla attività sportiva, come un'escursione in montagna o il sollevamento costante di pesi.
I dolori articolari acuti però possono aggravarsi e diventare cronici, quando appunto vengono trascurati o non trattati nella maniera corretta. In particolare, il dolore cronico alle articolazioni può perdurare nel tempo ed essendo una condizione dolorosa può compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
Esistono oltre 100 diversi tipi di malattie e condizioni croniche correlate alle articolazioni. Le più comuni includono:
-
L'osteoartrite
-
Artrite reumatoide
-
Fibromialgia
-
Gotta
-
Dolore muscoloscheletrico
-
Condizioni della schiena e della colonna vertebrale
Ognuna di queste si sviluppa in modo diverso e colpisce le articolazioni, i legamenti, i tendini e i muscoli in modo separato, rendendo il trattamento particolarmente specifico alle condizioni dell'individuo.
Dolori articolari: come vengono (generalmente) trattati
Come i dolori articolari possono variare molto da un paziente all'altro, anche le terapie preferite sono decisamente flessibili. Tra i trattamenti disponibili per i dolori acuti ricordiamo:
- farmaci come il paracetamolo, l'ibuprofene e altri antinfiammatori non steroidei (FANS)
- esercizi fisici a basso impatto come lo yoga che rinforza e protegge le articolazioni
- controllo del peso corporeo
- l'applicazione di ghiaccio o pomate antidolorifiche
Per i dolori cronici invece vengono solitamente prescritti farmaci "più pesanti" come gli oppioidi, che però possono generare dipendenza e apportare effetti collaterali spesso disagianti, come:
- sonnolenza
- confusione mentale
- stanchezza
- nausea e vomito
Al contrario, l'olio di CBD è un prodotto sicuro e ben tollerato, che non crea dipendenza e non ha alcun effetto collaterale.
Nel panorama globale infatti la cannabis terapeutica sta sostituendo sempre di più gli altri farmaci, facendo fronte "all'epidemia di oppiacei" che per esempio negli Stati Uniti causa migliaia di morti ogni anno.
A confermarlo è uno studio guidato dai ricercatori dell’Università di Aarhus e pubblicato sull’Harm Reduction Journal.
Dal sondaggio anonimo, condotto su 2.841 intervistati over 18, si è evinto che la cannabis viene utilizzata in particolare per trattare il dolore cronico e che gli antidolorifici (67,2%), gli antidepressivi (24,5%) e i farmaci per l’artrite (20,7%) sono i tipi di farmaci più sostituiti.
Infine, si è scoperto che il metodo di somministrazione più comune è proprio l'olio di CBD (65,2%) e che più della metà (65,8%) ha confermato che le terapie a base di cannabis si sono rivelate molto più efficaci rispetto ai farmaci da prescrizione.
Olio di CBD per alleviare i dolori articolari
Il CBD ha importanti doti analgesiche e antinfiammatorie riconosciute scientificamente. Sono diversi infatti gli studi che indagano sugli effetti benefici del CBD su specifiche condizioni articolari come il dolore neuropatico, l'osteoartrite, o l'artrite reumatoide piuttosto che l'ampio campo dei dolori articolari in generale.
Sull'European Journal of Pain venne pubblicato uno studio condotto sugli animali e dai risultati promettenti ma preliminari, che ha dimostrato che il CBD applicato sulla pelle può aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione dovuta all'artrite.
E ancora, uno studio del 2016 ha rilevato che un'applicazione topica di CBD nei ratti artritici ha ridotto il gonfiore articolare e le risposte infiammatorie senza effetti collaterali negativi.
Infine, uno studio del 2017 compiuto su dei ratti osteoartritici ha valutato le potenzialità del CBD nel mitigare il dolore, l'infiammazione e il dolore neuropatico articolare.
I ricercatori hanno confermato che il CBD ha contribuito a ridurre l'infiammazione delle articolazioni, ad aumentare le soglie di sopportazione e a prevenire lo sviluppo di dolori articolari, concludendo che il CBD potrebbe agire come trattamento profilattico, ovvero preventivo rispetto alla manifestazione della patologia.
CBD e dolori articolari: i benefici per gli sportivi
Oltre agli studi, diverse testimonianze positive arrivano direttamente dal mondo dello sport, dove il CBD, grazie ai suoi effetti antinfiammatori, neuroprotettivi e analgesici, si è dimostrato un valido alleato degli atleti.
Tra queste troviamo quella del campione di MMA Nate Diaz, che al termine di un incontro si è presentato in conferenza stampa svapando CBD, sostenendo che ”aiuta il processo di guarigione, le infiammazioni e tutto il resto. Quindi fumo prima, dopo l’incontro e durante gli allenamenti”.
| Per approfondire: "CBD e sport, 5 benefici per gli atleti che non conoscevi"