Tutti gli appassionati dovrebbero conoscere i tricomi: protuberanze gelatinose a forme di fungo che producono i cannabinoidi e i terpeni della cannabis. Impariamo tutto quello che c'è da sapere su queste ghiandole, cosa sono, le loro funzioni e perché sono così importanti per una buona coltivazione.
Cosa sono i tricomi?
Da osservare mediante un microscopio, i tricomi della cannabis sono strutture che secernano quelli che vengono definiti metaboliti secondari, ossia cannabinoidi e terpeni. Composti responsabili degli effetti, delle proprietà, dei sapori e degli aromi delle nostre amate infiorescenze.
Anche se la parola tricoma deriva dal greco "Tríchōma", che significa "peli", non bisogna confonderli con i pistilli: l'organo riproduttivo femminile della cannabis. Questi, contrariamente ai tricomi, sono filamenti decisamente più lunghi, visibili perfettamente ad occhio nudo, che confermano il sesso, appunto femminile, delle nostre piantine.
Nella cannabis, sono stati identificati tre tipologie principali di tricomi, tutti classificati come ghiandolari, ossia che producono sostanze all'interno della loro "testa", o meglio ghiandola.
- Tricomi bulbosi, che, nonostante il nome, sono microscopici e non superano i 10-15 micron di larghezza. Questi tricomi non possiedono un gambo e contengono quantità minime di metaboliti secondari;
- tricomi capitati-sessili, che raggiungono i 20-30 micron di diametro, sono dotati di un gambo, anche se piccolo, e, in proporzione, l'intera ghiandola contiene una minor quantità di sostanze;
- tricomi capitati-peduncolati, che ricoprono le cime di alta qualità. Questi tricomi infatti, che misurano fino a 50-100 micron di larghezza e vantano uno stelo lungo e una ghiandola ricca di cannabinoidi e terpeni, sono quelli che più interessano ai coltivatori di cannabis.
La funzione protettiva dei tricomi
I tricomi svolgono molteplici funzioni, tra queste quella di proteggere le nostre piantine di cannabis, sia dagli agenti climatici che da eventuali predatori e parassiti vari.
I tricomi per la protezione dagli elementi atmosferici
Durante la fioritura, la cannabis diventa particolarmente sensibile agli agenti atmosferici e fattori come calore in eccesso o un vento furioso potrebbero danneggiarla.
Ed ecco che questo manto cristallino, che ricopre gran parte della superficie della pianta, fa da scudo protettivo, tutelandola dai raggi UV e da condizioni climatiche avverse.
I tricomi per la difesa da animali e parassiti
Come per gli elementi atmosferici, i tricomi contribuiscono attivamente per la sopravvivenza della cannabis difendendola dagli attacchi esterni. Infatti, dando vita a una barriera impenetrabile e sprigionando, grazie ai terpeni che contengono al loro interno, aromi davvero pungenti e sapori amarognoli, fungono da repellenti naturali per funghi, insetti e predatori erbivori.
Tricomi: perché sono così importanti per la coltivazione?
Come appena visto, i tricomi sono parte essenziale della cannabis, senza i quali non avremmo i cannabinoidi, come THC o CBD, i terpeni e le altre sostanze fitochimiche che tanto apprezziamo.
La funzione botanica però non è tutto e conoscere appieno il loro aspetto, che muta progressivamente durante la fioritura, è fondamentale per la coltivazione. Perché? Il loro colore ci indica il momento perfetto per la raccolta.
Il colore dei tricomi per un raccolto stupefacente
Quando il momento della raccolta si avvicina, i tricomi possono assumere tre diverse tonalità: trasparente, opaco o color ambra.
Tricomi trasparenti
Appena entrata in fioritura, sulla cannabis spunteranno i primi tricomi, giovani e immaturi, dall'aspetto trasparente, quasi traslucido.
Tricomi trasparenti significa che le piantine non sono pronte per la raccolta, devono ancora maturare e aumentare di potenza. Infatti, le cime impazientemente staccate in questo momento genereranno effetti quasi impercettibili.
Tricomi opachi
Quando i tricomi assumono sfumature opache e lattiginose significa che hanno raggiunto la massima produzione di cannabinoidi e terpeni. Per le varietà di sativa, che prediligono un high intenso a livello celebrale, questo è il momento ideale per procedere con il raccolto.
Tricomi ambrati
Verso la fine della fioritura, i tricomi hanno sviluppato un colore ambrato, segnale che il THC sta diminuendo, degradandosi lentamente in CBN, anche noto come cannabinolo. Per via di questa molecola infatti le cime daranno uno stono più leggero, pacato ma anche fisico e rilassante.
Tricomi ambrati
Tra la fase opaca e quella ambrata, c'è un periodo in cui tricomi acquisiscono entrambe le sfumature, quindi 50% opachi e 50% ambrati. Questo forse è il miglior momento per raccogliere le cime sia di indica che di sativa, che genereranno uno high combinato sia fisico che mentale.