Il CBD può ridurre la dipendenza da nicotina: lo studio

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Secondo un recente studio condotto dalla Washington State University (WSU) e pubblicato originariamente sulla rivista Chemical Research in Toxicology, il CBD potrebbe ridurre il consumo di sigarette.

CBD per ridurre dipendenza da nicotina

La ricerca ha scoperto che "il CBD inibisce un enzima chiave del metabolismo della nicotina". Un rallentamento che, nelle persone dipendenti da nicotina, potrebbe ritardarne il bisogno di assunzione a breve termine.

"La missione è quella di ridurre i danni del fumo, che non derivano dalla nicotina in sé, ma da tutti gli agenti cancerogeni e le altre sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco", ha dichiarato Philip Lazarus, autore senior e professore di Scienze Farmaceutiche alla WSU. "Se riuscissimo a ridurre al minimo questi danni, sarebbe un'ottima notizia per la salute umana".

Stessa cosa per la cannabis, che se assunta tramite vaporizzazione si eviterebbero tutti i danni derivanti dalla combustione. Oltre a poter beneficiare al massimo delle sue proprietà, senza rovinarne il sapore.

Come agisce il CBD sulla nicotina

Il consumo di sigarette è ancora un grave problema di salute: ogni anno negli Stati Uniti una persona su cinque muore per cause legate al fumo.

In questo studio, i ricercatori hanno testato il CBD e il suo principale metabolita, il 7-irossicannabidiolo, su microsomi di tessuto epatico umano e su microsomi di linee cellulari specializzate che hanno permesso di concentrarsi su singoli enzimi legati al metabolismo della nicotina.

Hanno scoperto che il CBD inibisce diversi di questi enzimi, compreso l'enzima CYP2A6, che metabolizza oltre il 70% della nicotina nei fumatori di tabacco. Rilevando che anche concentrazioni molto basse di CBD hanno inbiito la sua attività del 50%. "In altre parole, sembra che non ci sia bisogno di molto CBD per vedere l'effetto", ha detto Lazarus.

Preferire la cannabis al tabacco

Fortunatamente però, molti fumatori stanno passando dalle sigarette alla cannabis. È quanto evince da un recente sondaggio condotto da Gallup, che indaga sulle preferenze annuali dei consumatori, da cui emerge che gli americani preferiscono la marijuana al tabacco.

I risultati dell'indagine segnano un record senza precedenti. Infatti, il 16% degli intervistati conferma di aver consumato recentemente marijuana, mentre solo l'11%, in un sondaggio precedente, aveva dichiarato di aver fumato una sigaretta di tabacco.

Sin dal 2013, anno in cui Gallup ha iniziato regolarmente ad indagare, la percentuale dei consumatori di marijuana non è mai stata così alta. D'altra parte, invece, la media dei fumatori di sigarette è la più bassa mai registrata dal 1944.

"Il fumo di sigaretta è chiaramente in declino e molto probabilmente diventerà ancora più raro negli anni a venire", ha dichiarato Frank Newport, autore di Gallup, a proposito dei nuovi risultati.

Questa consapevolezza riflette perfettamente gli esiti negativi del consumo di sigarette che, assieme ad alcol e farmaci, mietono fiumi di vittime ogni anno.

Tutt'altra storia per la cannabis, una sostanza atossica quanto condannata, dagli infiniti usi e proprietà ma nonostante ciò resa illegale, che, contrariamente alle sostanze legali sopracitate, non hai mai fatto un morto e mai ne farà.

CBD e alcol: un antidoto per minimizzarne il consumo

Come per la nicotina, il CBD è utile per attutire la dipendenza da alcol. Non solo colmando il desiderio irrefrenabile di bere, ma anche limitandone i conseguenti danni al fegato e al cervello di chi ne fa un uso smodato e incontrollato.

Infatti, come dimostrato da uno studio statunitense finanziato a livello federale, nei Paesi in cui la cannabis è legale diminuiscono i disturbi da uso di alcol (AUD) rispetto agli Stati in cui rimane illegale.

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