Dopo aver legalizzato la cannabis terapeutica nel 2017, solo il 19 febbraio scorso, ben 7 anni dopo, in Grecia è entrata in vigore una normativa che permette l'utilizzo dei cannabinoidi per trattare diverse patologie, rivoluzionando così il panorama sanitario del Paese.
In particolare, la cannabis può essere prescritta per:
- Nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia e terapia di combinazione per l'HIV o l'epatite C
- Gestione del dolore cronico
- Spasticità associata a sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale
- La stimolazione dell’appetito nelle cure palliative
Tuttavia, non essendo rimborsabili, le cure a base di cannabinoidi in Grecia gravano interamente sulle tasche dei pazienti.
E in commercio, almeno per ora, è disponibile un solo prodotto bilanciato CBD/THC della Tunik Olam Europa. Ma si prevede che nuovi prodotti con percentuali di THC più elevate saranno presentati al più presto per soddisfare le esigenze di tutti.
La cannabis terapeutica migliora la vita dei pazienti
È stata Anna Paga, una donna di 60 anni affetta da artrite psoriasica, la prima persona a cui è stata prescritta la cannabis terapeutica per trattare il suo dolore cronico.
"Cosa posso dire di questo giorno. Un grande grazie, sollievo, rivendicazione, libertà di vivere. Sono stata tra i primi a ricevere la prescrizione attraverso il sistema di prescrizione elettronica e non me l'aspettavo, non potevo crederci. Sono scoppiata in lacrime.... fine dei rischi e delle paure", ha dichiarato la donna all'agenzia di stampa Atene-Macedonia.
Paga ha raccontato come la diagnosi aveva stravolto la sua vita, trasformandola in un incubo senza fine di dolore costante, mentre si sottoponeva a cicli di trattamenti abortivi per la sua condizione, che alla fine hanno dovuto interrompere. Un dolore che l'aveva stremata a tal punto da pensare di togliersi la vita.
Fino a quando su internet aveva scoperto la possibilità di curare con la cannabis terapeutica, attraverso un'organizzazione senza scopo di lucro chiamata Mamaka (Mothers for Cannabis), ossia Madri della Cannabis.
Organizzazione che ha svolto un ruolo fondamentale nella difesa dei diritti dei pazienti, spingendo per il più possibile per garantire ai pazienti l'accesso alla cannabis per uso terapeutico.
Nonostante ciò, finora la donna ha dovuto procurarsi la propria terapia per canali illegali, rischiando sanzioni penali che sicuramente non avrebbero giovato alla sua situazione.
Per fortuna però questo strazio è finito. Ora la cannabis medicinale in Grecia è legalmente disponibile per tutti i pazienti che vorranno usufruirne.