Pubblicato sulla rivista Health Economics, uno studio, che ha analizzato i dati di 10 stati USA, ha evidenziato che la legalizzazione della cannabis diminuirebbero i trattamenti sanitari legati alla salute mentale.
“I risultati indicano che poco dopo che uno stato adotta un RML ("Recreational Marijuana Legalization": una legge sulla cannabis ricreativa), si verifica una diminuzione del numero medio di ricoveri per trattamenti di salute mentale - hanno dichiarato i ricercatori, sottolineando che: “I risultati sono robusti rispetto alle specifiche alternative e all’analisi di sensibilità”.
Secondo lo stesso Alberto Ortega, professore dell'Indiana University che ha guidato lo studio, le leggi sulla cannabis ricreativa "hanno portato a una diminuzione di circa il 37% dei ricoveri totali per trattamenti di salute mentale o circa 92 ricoveri in meno ogni 10.000 individui in uno stato".
Cannabis e trattamenti per la salute mentale: i risultati
Ortega ha ammesso però che “A causa dei limiti dei dati, è difficile identificare i meccanismi che portano alla diminuzione del trattamento della salute mentale sopra descritto - Una possibilità è che (le leggi) aumentino l’uso di marijuana e che questo migliori la salute mentale”. O ancora “che le persone che necessitano di cure per la salute mentale possano sostituire più facilmente o auto-medicare con la marijuana".
Infatti lo studio ha concluso specificando che: "Le mie scoperte parlano specificamente di ricoveri per cure e non dovrebbero essere confuse con il miglioramento o il declino della salute mentale poiché le prove sugli effetti delle RML sulla salute mentale rimangono contrastanti”".
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