Negli Usa, la percentuale di coloro che assumono cannabis quotidianamente ha superato quella di chi consuma alcol nel 2022. È la prima volta che accade in oltre 40 anni.
Ad attestarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Society for the Study of Addiction, fondato sui dati del National Survey on Drug Use and Health. Un sondaggio condotto sulla popolazione statunitense dal 1990.
I motivi che hanno spinto questa crescita esplosiva, aumentata di quasi 15 volte dal 1992, anno in cui il consumo pro capite di cannabis ha toccato il minimo storico, sono diversi.
Anzitutto la maggiore accettazione politica e sociale. Sempre più stati negli Usa infatti stanno legalizzando la cannabis, sia per uso terapeutico che ricreativo.
Un cambio di paradigma che ha da un lato ha "normalizzato" l'uso di marijuana tra gli adulti, e dall'altro ha favorito lo sviluppo di sempre nuovi prodotti. Disponibili sul mercato regolamentato del Paese.
Il consumo di cannabis aumenta, ma non tra i giovani
A smontare le affermazioni proibizioniste, secondo le quali le politiche di legalizzazione favorirebbe il consumo di cannabis tra i giovani, ci pensano le statistiche ufficiale, che dicono esattamente il contrario.
Infatti, l'uso di cannabis nella popolazione più giovane è molto raro. Con appena il 2% dei consumatori con un'età compresa tra i 12 e 17 anni. Sono invece gli adulti, di età tra i 35 e 49 anni, ha guadagnarsi il titolo di consumatori più frequenti.
Dati comprovati anche da studi precedenti. Come l'analisi pubblicata sul Journal of American Medical Association. Che dopo aver analizzato i dati federali del Youth Risk Behavior Survey, un'indagine americana sui rischi per la salute degli adolescenti, ha confermato che la regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo "non era associata all'uso frequente di marijuana".
| Per approfondire: "Legalizzare non fa aumentare il consumo di cannabis tra i giovani, gli studi"
* Foto di Wesley Gibbs su Unsplash