Pubblicato sull’International Journal of Biologicacl Macromolecules, uno studio ha voluto stimare l’attività antivirale dei cannabinoidi contro il covid-19.
Dopo aver effettuato sia dei test in silico che in vitro, i ricercatori hanno evidenziato che CBD e THC sono "molecole antivirali più potenti contro il covid-19 dei farmaci di riferimento lopinavir, clorochin, e remdesivir".
CBD e THC: potenti antivirali per il covid-19
"I nostri risultati suggeriscono che CBD e THC sono possibili farmaci contro il coronavirus umano che potrebbero essere utilizzati in combinazione con altri farmaci per il trattamento del COVID-19 nei pazienti".
Lo hanno confermato i ricercatori coreani provenienti da diversi istituti che, dopo aver analizzato cinque cannabinoidi: THC, CBD, THCA, CBDA e CBN, hanno dimostrato "le potenze antivirali del CBD e del THC contro ilSARS-CoV-2".
"Si può concludere che questi composti sono molecole antivirali potenziali verso il SARS-CoV-2", hanno sottolineato gli studiosi, spiegando il duplice meccanismo di efficacia.
I cannabinoidi a una parte "bloccano la procedura di traduzione virale inibendo il SARS-CoV-2 Mpro - e dall’altra - riducono anche i livelli di citochine pro-infiammatorie nelle cellule polmonari agendo come agonisti del recettore CB-2.
Efficacia dei cannabinoidi già evidenziata in diversi studi scientifici. Come quello pubblicato sulla rivista Science Advances, dove i ricercatori spiegano che il CBD e il suo metabolita 7-OH-CBD bloccano con efficacia la replicazione di Sars-CoV-2 nelle cellule epiteliali polmonari.
A prova di ciò, un sondaggio condotto su 1.212 pazienti statunitensi, ha rilevato che: tra coloro che assumevano CBD il tasso di test Covid-19 positivi era nettamente inferiore, rispetto ad altri gruppi di controllo con background simile che però non assumevano CBD.
* Foto di Mika Baumeister su Unsplash