In Austria, con un'apposita ordinanza, il Ministero della Salute ha inserito l'HHC tra le sostanze stupefacenti, vietandone ufficialmente la produzione e la commercializzazione, mentre il consumo e il possesso restano legali o almeno non sono ancora considerati dei reati.
L'Austria ha vietato ufficialmente l'HHC
L'HHC, o esaidrocannabinolo, è un cannabinoide dagli effetti simili al THC ma decisamente più lievi, che, negli ultimi mesi, ha dominato dall'America all'Europa la scena del settore cannabico.
Sintetizzato per la prima volta nel 1944, l'HHC si può ricavare direttamente dalla pianta di cannabis, ma, essendo la sua estrazione particolarmente complessa e dispendiosa, viene prodotto in laboratorio, da qui l'appellativo di cannabinoide "semisintetico".
Nonostante la sua scoperta risalga a quasi un secolo fa non ci sono studi disponibili sugli effetti dell'HHC sull'uomo, né a breve né a lungo termine, ed essendo il consumo finora sconosciuto, mancano anche delle leggi che lo disciplinino specificamente. Almeno fino ad oggi.
Poiché l'Austria si è finalmente espressa a riguardo, classificando l'HHC come una sostanza stupefacente, rendendone quindi illegale la produzione e la vendita. Secondo il Ministro della Salute Johannes Rauch, il nuovo regolamento verrà applicato “fino a quando non avremo una conoscenza sufficiente delle conseguenze sulla salute”.
L'HHC in Italia è legale?
Approfittando della normativa sugli stupefacenti che non specifica la legalità o l'eventuale illegalità di questo "nuovo" cannabinoide, i prodotti con HHC, spacciati come derivati della canapa, hanno letteralmente inondato il mercato della cannabis. Ma l'HHC in Italia è commerciabile?
Stando al comma 4) del testo unico sugli stupefacenti in Italia (art 14 del dpr 390/90) che recita: Ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale ed abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine superiore a quelle precedentemente indicate”, e il comma 6) che in include tutta: “La cannabis indica, i prodotti da essa ottenuti; i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico”, l'HHC dovrebbe considerarsi illegale.
Nonostante ciò, come anticipato, manca un regolamento specifico che né consente o né vieta la produzione, lavorazione e successiva vendita. La situazione è quindi ancora tutta da chiarire.