HHC: tutto ciò da sapere sul cannabinoide "semisintetico"

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L'HHC, il cannabinoide che sta spopolando nel mercato della cannabis. Che cos'è, gli effetti, legalità in Italia, controindicazioni e se viene rilevato in un test antidroga.

Cannabinoide HHC

Cos'è l'HHC

L'esaidrocannabinolo, noto comunemente come HHC, è un cannabinoide sintetizzato per la prima volta nel 1944 dal chimico statunitense Roger Adams, allora a capo del Dipartimento di Chimica dell’Università dell’Illinois e tra i principali ricercatori nel campo della cannabis.

Anche se presente nella pianta di cannabis in minime quantità, vista la sua estrazione molto dispendiosa, viene prodotto in laboratorio partendo dal THC. Per tale motivo è stato battezzato il cannabinoide "semisintetico".

HHC e THC: struttura ed effetti a confronto

Ottenuto per la prima volta aggiungendo degli atomi di carbonio idrogenato al THC, grazie a un processo noto come idrogenazione, l'HHC e il THC hanno una struttura chimica molto simile.

Semplicemente il primo è una forma idrogenata del secondo. La differenza fondamentale è che l'HHC ha carboni idrogenati aggiuntivi e al THC manca un atomo di estere e un legame di carbonio.

Inoltre, contrariamente al THC, il cannabinoide presente nella cannabis per uso ricreativo o terapeutico, e responsabile dei suoi effetti psicoattivi, pare che l'HHC attualmente sul mercato derivi principalmente dalla canapa.

Gli effetti dell'HHC

Effetti HHC

Anche se l'HHC si creda abbia una potenza pari a circa il 70-80% di quella del THC, la somiglianza strutturale che li accomuna consente a questo cannabinoide di legarsi ai recettori CB1 e CB2, generando degli effetti simili ma decisamente più lievi. Tra i quali:

L'esaidrocannabinolo è sicuro?

Visto che non ci sono studi sugli effetti a breve e a lungo termine, non possiamo affermare né che l'HHC sia sicuro né che il suo utilizzo potrebbe avere degli effetti collaterali.

Tuttavia, essendo l'HHC già presente in commercio, tutto ciò che sappiamo proviene dall'esperienza dei consumatori che lo hanno già provato. Per ora, pare non siano stati segnalati casi di assunzione che abbiano causato seri problemi di sicurezza.

HHC: cosa dice la legge in Italia

Legge HHC

L'HHC è legale? La situazione è a dir poco complicata.

Prendendo l’art. 14 comma 4) del testo unico sugli stupefacenti (dpr 309/90) che recita: “Ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale ed abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine superiore a quelle precedentemente indicate”, e poi nel comma 6) includendo tutta: “La cannabis indica, i prodotti da essa ottenuti; i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico;”l'HHC non dovrebbe essere legale.

Nonostante ciò, come detto precedentemente, l'HHC viene venduto come derivato della canapa. E, come sappiamo, il fenomeno della cannabis light è nato da un vuoto legislativo, rendendo il suo commercio né legale né illegale. Quindi, appellandosi a questa non regolamentazione, i produttori e rivenditori potrebbero proporre prodotti con HHC.

Tutto è ancora da chiarire.

L’HHC viene rilevato da un test antidroga?

Anche questa volta, purtroppo, gli studi a disposizione non sono sufficienti per poter dire se l’HHC venga o non venga rintracciato in un test antidroga.

Potremmo ipotizzare che, avendo una struttura molecolare leggermente diversa, l’HHC non venga scomposto negli stessi metaboliti del THC, metaboliti che poi vengono rintracciati in un test. Ma nulla di certo. Per questo motivo, se dovessimo sottoporci a delle analisi, meglio ricorrere a dei validi rimedi e astenersi dal consumare sia l’uno che l’altro per circa 30 giorni.

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