Episodi improvvisi di forte paura che raggiungono il picco in pochi minuti. Gli attacchi di panico, caratterizzati da palpitazione, sudorazione, tremori, fiato corto, vertigini e altri sintomi, differiscono dall'ansia generalizzata per la loro intensità e brevità.
Difatti, se l'ansia può essere persistente e diffusa, un attacco di panico è tipicamente acuto. Entrambe queste condizioni però incidono negativamente sulla qualità della nostra vita. Finendo per alimentarsi a vicenda.
La paura di attacchi di panico futuri infatti, oltre a farci evitare situazioni potenzialmente scatenanti, limitando la nostra libertà personale, può promuovere ulteriori cicli di ansia e paura.
Per fortuna, come dimostrato dalla letteratura scientifica moderna, il CBD può trattare naturalmente sia l'ansia che gli attacchi di panico. Vediamo come.
CBD per curare (in modo naturale) gli attacchi di panico
Le cause di un attacco di panico possono essere molteplici: predisposizione genetica, stress, cambiamenti significativi e disturbi come l'ansia. Molteplici così come i modi per trattarli.
Solitamente si ricorre ad antidepressivi e ansiolitici, come le benzodiazepine, che sebbene possano essere efficaci, presentano una lunga lista di effetti collaterali anche gravi, come: dipendenza, sonnolenza, confusione mentale, debolezza, vertigini, difficoltà respiratorie e altri ancora.
Il CBD invece è un cannabinoide sicuro, che non genera dipendenza e privo di effetti psicoattivi. Che, dimostratosi un valido sostituto naturale dei farmaci convenzionali per curare l'ansia, sta guadagnando terreno anche nel trattamento degli attacchi di panico.
| Per approfondire: "CBD per l'ansia, un'alternativa naturale ed efficace alle benzodiazepine"
In una revisione del 2017 pubblicata su Current Neuropharmacology i ricercatori hanno esaminato i risultati di studi scientifici che hanno studiato le proprietà antipanico del CBD, dichiarando che: "gli studi valutati suggeriscono chiaramente un effetto ansiolitico del CBD sia nei modelli animali che nei volontari sani".
Per i ricercatori infatti: "Il CBD sembra essere un farmaco promettente per il trattamento degli attacchi di panico. Tuttavia, sono chiaramente necessari nuovi studi clinici che coinvolgano pazienti con diagnosi di attacchi di panico per chiarire lo specifico meccanismo d'azione del CBD e le dosi terapeutiche sicure e ideali di questo composto".
CBD per gli attacchi di panico: gli studi scientifici esaminati
È risaputo che la paura di parlare in pubblico aumenta l’ansia nelle persone sane, indipendentemente dal loro livello di ansia. E i due lavori citati dagli studiosi hanno valutato le proprietà del CBD in test simulati di discorsi in pubblico.
"Per quanto riguarda il CBD, il lavoro di Zuardi e collaboratori ha dimostrato che una singola dose di CBD (300 mg) ha ridotto l'ansia dopo il test SPS in volontari sani".
"In un altro studio Bergamaschi et al. hanno dimostrato che i pazienti con disturbo d'ansia sociale presentavano maggiore ansia, deterioramento cognitivo e disagio, nonché una maggiore attenzione durante le prestazioni linguistiche rispetto ai controlli sani. Dopo il trattamento con CBD (600 mg) è stata osservata una riduzione significativa delle misurazioni relative all'ansia ottenute durante le prestazioni linguistiche. Questi risultati hanno incoraggiato nuovi approcci nello studio dei presunti effetti del CBD sugli attacchi di panico".
CBD come antipanico sicuro e senza effetti collaterali
Gli studiosi hanno concluso che: "Nel loro insieme, i risultati presentati derivati da studi sia su animali da laboratorio che sull’uomo, supportano l’idea che il CBD presenta proprietà antipanico".
Sottolineando che "che il CBD non presenta effetti psicoattivi; è sicuro e ben tollerato per via orale (fino a 1.500 mg/giorno). Inoltre, poiché questo composto non induce sintomi di dipendenza, tolleranza e astinenza, può essere. In futuro, una buona alternativa come sostituto delle benzodiazepine ad alta potenza e dei farmaci antidepressivi nei pazienti con attacchi di panico resistenti agli attuali trattamenti".
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* Foto di Usman Yousaf su Unsplash