Fumare marijuana prima di andare a dormire è una pratica molto comune tra i consumatori. Un rituale. Un appuntamento fisso che non può mancare. Ma quali sono gli effetti della cannabis sull'attività onirica?
Attimi sacri. Bastano pochi tiri. Al buio, in silenzio. Piccoli sbuffi che, dolcemente, ci accompagnano sotto le lenzuola. Che ci aiutano a lasciar andare. Puro relax fisico e mentale. Ma fumare cannabis influisce sui nostri sogni. Vediamo come.
Perché quando fumo erba smetto di sognare?
I consumatori che assumono regolarmente cannabis sostengono di sognare meno o affatto. E, una volta interrotto il consumo d'erba, i sogni si ripresentano. Vividi, intensi, attività oniriche ancora più potenti. Ma perché?
Possiamo dividere il sonno in due grandi fasi. Il sonno REM e il sonno non REM. E, secondo le statistiche, circa l'80% dei sogni si sviluppa durante il sonno REM.
Pare che la cannabis inibisca il sonno REM. Secondo uno studio, condotto nel 2008, chi fuma marijuana abitualmente, trascorre meno tempo in fase REM rispetto ai non fumatori. Ne deriva una minor possibilità di sognare.
Smetto di fumare e i sogni ritornano
"Quando smetto di fumare marijuana i sogni ritornano". Un'affermazione più volte fatta da coloro che, improvvisamente, interrompono il loro rapporto con l'erba. E puff. Catapultati nuovamente nel mondo dei sogni.
Un fenomeno collegato al cosiddetto "rimbalzo REM". Un meccanismo adottato dall'organismo per recuperare il sonno REM perso. Stessa cosa per alcool. Alcool che può sopprimere la fase REM. Così come il consumo di farmaci per il sonno.
Dal neurologo olandese e studioso del sonno Hans Hamburger: “Prendendo una sostanza che inibisce un fenomeno inevitabile per un po’ di tempo, esso ritornerà con più forza in assenza della sostanza scatenante”.
Come il CBD influenza i sogni?
Il CBD è la scelta ricorrente di innumerevoli persone. Ci coccola, prima di andare a dormire, donandoci un sonno profondo, di qualità e, un conseguente risveglio più energico.
Il CBD, ci aiuta agendo proprio sulla fase REM, facendoci scivolare velocemente nella fase NREM (Non REM), ossia quella caratterizzata da un sonno più profondo. Sarà questo il motivo di lunghe dormite prive di sogni?
Un articolo del 2007, relativo agli effetti del cannabidiolo sul sonno, suggerisce che il CBD potrebbe aumentare o diminuire la durata della fase REM, in base al dosaggio.
Un mondo ancora tutto da scoprire
Non sappiamo con certezza come la cannabis influisca sui nostri sogni. Sogni che, allo stesso modo, sono un fondale oceanico ancora ricco di misteri da scoprire.
Intanto raccontaci la tua esperienza. Ci sono periodi in cui fumi e smetti di sognare e, inversamente, quando smetti di fumare i sogni si ripresentano con insistenza? Faccelo sapere.
Autore: Raffaele Migliucci