I tamponi infusi nel CBD "hanno garantito una riduzione statisticamente significativa del dolore", causando "meno effetti collaterali degli antinfiammatori, pur producendo un effetto analogo sul dolore".
Questo è quanto confermato dal nuovo studio pubblicato sul Journal of Endometriosis and Uterine Disorders, che ha testato l'efficacia dei tamponi arricchiti con CBD come metodo per trattare i crampi mestruali da ciclo.
Tamponi al CBD per le mestruazioni: "promettenti e innovativi"
Lo studio, guidato da cinque ricercatori della Anne's Day Ltd. nel Regno Unito e da un rappresentante dell'Institute for Medical Research in Bulgaria, più Valentina Milanova, autrice principale, fondatrice e amministratore delegato di Daye: un'azienda specializzata nella saluta vaginale delle donne, ha coinvolto 114 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 45 anni.
Ognuna delle quali ha prima ricevuto o un tampone infuso di CBD o un tampone normale e poi è stata intervistata sui vari livelli di dolore, "compresa l'irritazione vaginale, la sensibilizzazione, la tossicità sistemica, la pirogenicità mediata dal materiale e il potenziale rischio di sindrome da shock tossico".
"I risultati indicano il potenziale degli assorbenti infusi di CBD come opzione promettente per la gestione dei dolori mestruali", hanno concluso i ricercatori. In particolare, il 37-40% ha riscontrato miglioramenti nella secchezza vaginale e il 37-40% ha dichiarato di aver sperimentato "miglioramenti nell'umore o nel benessere generale". Nel complesso, oltre l'80% ha definito il prodotto provato come "soddisfacente o piacevole".
Benefici ottenuti grazie all'interazione del CBD con i recettori CB1 e CB2, del sistema endocannabinoide, presenti in tutto il corpo, compreso il tessuto uterino.
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Tuttavia, sebbene i risultati molto positivi, i ricercatori hanno ammesso che per il campione di studio ridotto sono necessari ulteriori studi più approfonditi.
CBD e ciclo: efficace, naturale e senza effetti collaterali
Come si può leggere dall'articolo pubblicato da Daye, "Il CBD è spesso considerato un approccio più naturale e olistico per trovare sollievo dal dolore rispetto all'assunzione di oppioidi o farmaci antidolorifici tradizionali - ha confermato la Dottoressa Semiya Aziz - Inoltre, si ritiene generalmente che il CBD abbia rischi inferiori e minori effetti collaterali rispetto ai tradizionali farmaci antidolorifici. Ci sono risultati promettenti riguardo al ruolo del CBD nella gestione del dolore, tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare in questo campo prima che possa essere considerato un’opzione alternativa per il tradizionale sollievo dal dolore".
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