Il CBD è un cannabinoide presente nella pianta di cannabis che, a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi. Noto per le sue capacità terapeutiche, viene ampiamente utilizzato in campo veterinario per la cura dei pazienti a quattro zampe e nostri fidati amici. Scopriamone tutti i benefici, i giusti dosaggi ed eventuali controindicazioni.
Come agisce il CBD negli animali?
Come per noi essere umani, gli animali possiedono un sistema endocannabinoide, composto da cannabinoidi endogeni, simili ai fitocannabinoidi della cannabis, recettori CB1 e CB2 ed enzimi.
Il compito principale del sistema endocannabinoide è il mantenimento dell'omeostasi, ossia dell'equilibrio interno che, se disturbato, può portare diverse complicazioni.
Il CBD, legandosi ai recettori CB1 e CB2, sostiene e ne promuove il giusto funzionamento, favorendo una qualità di vita più alta e donando una sensazione di benessere quotidiana al nostro felino.
CBD: tutti i benefici nei cani e gatti
La cannabis è tra le sostanze a scopo terapeutico da più tempo utilizzate dall'uomo. Ora sappiamo che i suoi benefici negli animali, cani, gatti e non solo, sono concreti e utili per la cura di diverse patologie.
Oggigiorno, grazie al riconoscimento legislativo della cannabis come terapia in campo umano e veterinario, in Italia è possibile prescrivere trattamenti a base di cannabis agli animali.
Anche se la cannabis non è considerata una medicina di prima scelta, strano vista la sua bassissima nocività, è un'alternativa naturale, efficace e a lungo termine decisamente meno dannosa dei farmaci tradizionali. Di seguito i principali utilizzi in campo veterinario.
- Impiegato per ridurre il dolore, in particolare se cronico e/o neurogeno, il CBD è utile per il trattamento di artriti, artrosi e reumatismi
- Lenisce l'ansia e stress dell'animale. E' l'ideale per un trasloco, un arrivo a casa dopo una lunga vita in canile e altre situazioni emotivamente complesse
- Migliora la qualità del sonno e placa l'insonnia
- Conserva in buono stato il pelo e la pelle dei felini
- Abbinato alla chemioterapia, stimola l'appetito e riduce il dolore
- Può trattare l'epilessia nei cani
- Per i disturbi legati all'età
- Promuove la vitalità e le prestazioni in età avanzata
- Sostiene il sistema immunitario
- Ottimizza l'efficacia delle cure veterinarie
Olio di CBD per gli animali: somministrazione e dosaggio
Esistono diversi prodotti a base di cannabis per gli animali, ma il più efficiente, sia per praticità che efficacia, è di certo l'olio di CBD.
Facile da somministrare, sia direttamente per via orale mediante un pratico dosatore contagocce a prova di morso, meglio se a stomaco pieno così da favorirne l'assorbimento o, ancora più semplice, nella pappa preferita dei nostri amici pelosi.
E' ll risultato a cui è giunto uno studio condotto su 30 cani e pubblicato sul Canadian Journal of Veterinary Research. Lo scopo della ricerca era determinare la farmacocinetica, ossia l'assorbimento, del CBD nei cani.
Dopo aver somministrato la rispettiva dose ogni 12 ore per sei settimane, gli studiosi hanno dichiarato che il miglior metodo di assorbimento è quello per via orale. In questo modo, attraverso la mucosa orale e gastrointestinale, l'olio di CBD viene assimilato in maniera più diretta e quindi più efficace.
Passando al dosaggio, si consiglia sempre di partire somministrando piccole quantità di olio di CBD. Così che l'animale possa adattarsi e, eventualmente, alzare regolarmente le dosi fino a quella prescritta e vedere come risponde.
Se siete autodidatti, invece, e vi muovete senza un consulto veterinario, ma volete che il vostro cucciolo goda dei benefici del CBD, un buono modo per iniziare potrebbe essere:
- per i cani, 4mg (3 gocce) per ogni 5 kg di peso
- per i gatti, 1,5 mg (1 goccia) per ogni 5 kg di peso
Ma è sempre meglio chiedere il parere di un esperto e ricorda di agitare sempre la confezione prima dell'uso e, una volta aperta, conservarla rigorosamente in frigorifero.
CBD e uso veterinario: ci sono controindicazioni?
L'olio di CBD è un articolo sano, che non ha effetti droganti, non genera dipendenza e, di conseguenza, è un prodotto generalmente sicuro che non ha effetti collaterali rilevanti.
Visto che l'impiego dei prodotti ricchi di cannabidiolo nei cani e nei gatti è in netta crescita, nel 2019 è stato condotta una ricerca che ne ha voluto indagare la sicurezza e gli effetti a lungo termine.
Per 12 settimane, sia nei cani che nei gatti, è stata somministrata una concentrazione di CBD di 2mg/kg di peso corporeo per due volte al giorno.
Nonostante i gatti abbiano mostrato "una cinetica d'assorbimento molto inferiore o una rapida eliminazione che suggerisce che il dosaggio può differire tra le due specie", si osserva che i prodotti di canapa ricchi di CBD si possono considerare sicuri.
Tuttavia, come anticipato, è raccomandato seguire le quantità indicate sulla confezione, iniziare con dosaggi bassi e consultare un veterinario esperto in cura con i cannabinoidi.
In caso di effetti collaterali indesiderati, come affaticamento o diarrea, che spesso sono chiari segni di un dosaggio troppo alto, si dovrebbe ridurre il numero di gocce o interrompere la somministrazione.