Oggi, mentre cercavo un volo low cost, come un fulmine a ciel sereno una domanda è apparsa nella mia mente. Posso portare della cannabis light in aereo? O ancora, cosa rischio se ci sono controlli o cani antidroga?
La legge italiana parla chiaro: il CBD è legale. Nonostante ciò, quando scegliamo dei mezzi di trasporto pubblici, in particolare gli aerei, la situazione si fa più delicata. Facciamo chiarezza per evitare spiacevoli inconvenienti che potrebbero costarci caro.
CBD e cannabis legale sui voli nazionali: cosa dice la legge?
Stando alla legge del 2 dicembre 2016 n.242 che:"promuove la coltivazione e la filiera della canapa", portare con sé delle infiorescenze di marijuana light sui voli nazionali non costituisce reato. A patto che vengano rispettati i dovuti requisiti:
- la confezione sia sigillata, così che, in caso di controlli, le autorità saranno certe che il prodotto rispecchi le caratteristiche sull'etichetta
- siamo muniti di scontrino che attesti la provenienza e la legalità della vendita.
"Quindi posso portare l'erba legale con me", starete pensando. Ahimè non è così semplice. Anche se in teoria non dovresti preoccuparti, i problemi sorgono nel caso di controlli con cani antidroga.
Questi felini, addestrati per fiutare l'aroma inconfondibile delle nostre cime, non noteranno alcuna differenza tra THC e CBD ed inizieranno ad abbagliare destando l'attenzione delle autorità aeroportuali.
In caso di perquisizione la nostra erba, nonostante la bustina sigillata e lo scontrino, sarà sequestrata e analizzata. Ma non finisce qui. La polizia potrebbe approfittarne per fare ulteriori controlli causandovi ritardi sulla tabella di marcia e, nei casi peggiori, perdere l'aereo.
Conclusione? Per quanto sia consentito, è sconsigliato portare con sé dell'erba light su voli nazionali. Invece, nonostante la situazione non cambi radicalmente, per l'olio di CBD è opportuno fare una distinzione.
Premesso che assumere dell'olio di CBD può combattere l'ansia legata al volo che dovremo affrontare, questo prodotto è sottoposto a meno controlli e il suo odore non è rilevabile dai cani antidroga.
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Posso portare della cannabis light sui voli internazionali?
No. Il possesso di cannabis light o di olio di CBD sui voli internazionali è vietato. Ma anche nei Paesi in cui è legale, tollerata o depenalizzata? Certo, vediamone i motivi:
- Il cannabidiolo non è legale ovunque. Infatti, dove è considerato illegale, non solo non vi sarà consentito atterrare, ma neanche imbarcarvi su aerei che vi sono diretti
- Un Paese in cui la marijuana è legale non ne autorizza di conseguenza il trasporto in aereo
- Per i voli internazionali i controlli antidroga sono nettamente più rigidi
- Ci sono tante nazioni in cui il possesso di cannabis prevede pene detentive anche gravi, meglio non rischiare
- Potrebbe procurarvi una multa salata da pagare e mettere a repentaglio il soggiorno nello Stato
CBD negli Stati Uniti: cosa dice il TSA
Infine, se sei in viaggio o devi semplicemente fare scalo negli Stati Uniti, devi controllare la TSA. La Transportation Security Administration (TSA) è l’agenzia governativa statunitense che si impegna di controllare gli aeroporti e la sicurezza dei passeggeri.
Dopo che negli Stati Uniti è stato approvato l'Hemp Farming Act of 2018, che elimina dalla lista delle sostanze stupefacenti tutti i prodotti con THC inferiore allo 0,3%, possiamo leggere sul sito della TSA statunitense:
“La marijuana e alcuni prodotti a base di cannabis, incluso l’olio di CBD, sono illegali ai sensi della legge federale, ad eccezione dei prodotti che non contengono più dello 0,3% di THC sul peso secco o che sono approvati dalla FDA”. E continua:
“Gli agenti di sicurezza della TSA non cercano marijuana o altre droghe illegali, ma se durante lo screening di sicurezza viene scoperta una sostanza illegale, la TSA rinvia la questione a un agente delle forze dell’ordine”.
Pertanto, come si evince dalla legge sopracitata, il trasporto di cannabis light o di olio di CBD non dovrebbe creare problemi. Ciò non esclude la possibilità di essere fermati o interrogati da agenti poco informati.
Ecco delle regole, più che consigli, da seguire per viaggiare negli Stati Uniti portando con sé del CBD:
- Stampate una copia dell'Hemp Farming Act da avere sempre a portata di mano
- Assicuratevi che sull'etichetta dell'olio o della vostra bustina di cannabis light sia specificato che il THC è inferiore allo 0,3%
- Rispettate le normative TSA riguardo i liquidi in aereo
- Non optate per le grandi scorte, portate con voi al massimo un flacone da 100ml
- Mettete l'olio nell'apposita busta insieme agli altri liquidi
- Se avete una prescrizione medica portatene con voi una copia