Dopo oltre due anni d'attesa che sembravano interminabili, pene ingiuste e bastoni tra le ruote, la legge sull'autoproduzione della cannabis è stata approvata dalla Commissione di Giustizia e oggi, 24 Giugno, dovrebbe approdare alla Camera dei Deputati per essere discussa.
Ciò cosa significa? Da oggi potremmo coltivare le nostre piantine di cannabis con THC alla luce del sole? Assolutamente no. Da un punto di vista legislativo non è cambiato nulla, ma la legge potrà essere finalmente discussa in Aula.
Cosa prevede la proposta di legge
I punti principali del testo base che dovrà essere discusso in Aula sono i seguenti:
- Per il reato di produzione, detenzione e spaccio (Art 73) viene introdotta la fattispecie di lieve entità, così da punire meno severamente i casi meno gravi
- Per uso personale sarà consentita la coltivazione di 4 piante di cannabis
- Se è una persona tossicodipendente a commettere reato di spaccio, non verrà più punita con il carcere ma con dei lavori socialmente utili
- Le pene aumentano nei casi di:
- associazione a delinquere
- quando il reato sia commesso nei confronti dei minori
- quando il reato è commesso da chi è in possesso di un’autorizzazione a produrre per fini medici e di ricerca
Legge sulla coltivazione domestica: tempistiche e motivazioni
Per le tempistiche Riccardo Magi, Presidente di Più Europa e primo firmatario della proposta, sostiene che la Camera dovrebbe discutere e approvare la legge prima della pausa estiva, così che, alla ripresa dei lavori a settembre, possa iniziare la discussione in Senato.
“Come ricordiamo spesso, quando c’era ancora in piedi il referendum, sia Conte che Letta si erano sfilati dicendo che la loro proposta era quella che c’era in Parlamento, che poi è questa, non è che ce ne siano altre. Ora si tratta di tenere fede a questa affermazione", ha infine sottolineato Magi a Dolce Vita.
Meglio Legale ha evidenziato che diversi esperti, tra quelli chiamati in Commissione, “hanno messo in rilievo gli aspetti positivi della decriminalizzazione della coltivazione, soprattutto in termini di lotta alla criminalità, di minore pressione sulle forze dell’ordine e sul sistema della giustizia.
Anche il procuratore antimafia in persona, Cafiero de Raho, ha dichiarato che "la coltivazione ad uso personale ridurrebbe la necessità per il consumatore di rivolgersi alla manovalanza criminale, togliendo alla criminalità organizzata una fetta di mercato”.
Super evento per la discussione della proposta in Aula
Per l'occasione, la campagna per la legalizzazione Meglio Legale ha organizzato un super evento. Una giornata speciale che vedrà sfilare oltre 80 ospiti, 10 parlamentari e oltre 300 piantine.
“Questa giornata punta a confrontarsi, dibattere, divertirsi. Ma soprattutto fare pressione sulle istituzioni. Il 24 giugno arriverà dopo molto tempo in Aula il testo sulla coltivazione domestica di cannabis. È il momento che le istituzioni traducano quella che è una popolare richiesta di buon senso” ha detto Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale.